La fascite plantare è molto frequente negli sportivi, ma può insorgere anche nei soggetti:
- in sovrappeso,
- obesi,
- nelle donne in gravidanza,
- a causa dell’utilizzo di scarpe che mettono sotto eccessivo stress il tallone e il legamento arcuato del piede.
È una delle cause più comuni di dolore al piede, 1 persona su 3 ne soffre e si presenta in entrambi i piedi.
PARLIAMO DI SPORTIVI
Come dicevamo è un disturbo molto frequente negli sportivi che praticano per lo più attività come:
- atletica,
- basket,
- tennis,
- calcio,
- danza.
La fascite è causata da una lesione da sovraccarico della fascia plantare e da microtraumidovuti a:
- allenamenti inadeguati
- alterato allineamento dell’arto inferiore
- rigidità muscolari
- utilizzo di calzature non adeguate.
Ecco che agli sportivi si consiglia fortemente:
- l’esecuzione di esercizi di stretching,
- utilizzo di plantari ortopedici,
- la precisa programmazione dell’aumento dei carichi di lavoro,
- seguire un percorso di riabilitazione adeguato.
I SINTOMI DELLA FASCITE PLANTARE
La fascite plantare provoca un dolore per lo più localizzato sotto al tallone, se però non viene curato nel modo corretto si estenderà fino alla base delle dita dei piedi.
Possiamo dire che il dolore di solito:
- al mattino è più acuto,
diminuirà dopo aver fatto qualche passo
LE CAUSE
Tra leprincipali cause alla base di questo disturbo troviamo:
- La pratica di alcune attività sportive come:
- la corsa,
- il basket,
- il tennis,
- il calcio.
- La presenza di particolari conformazioni del piede come:
- Piede piatto,
- Piede cavo.
- la ridotta estensibilità delle strutture posteriori del piede e del tendine di Achille
- la debolezza dei muscoli flessori plantari.
- l’utilizzo di scarpe inadatte.
A incidere sul disturbo sono inoltre:
- l’avanzare dell’età,
- il sovrappeso o l’obesità,
- svolgimento di mansioni lavorative in cui è necessario portare pesi,
- stare in piedi per molte ore al giorno e con calzature spesso troppo rigide.
COME AVVIENE LA DIAGNOSI
Il fisioterapista effettuerà una valutazione accurata del piede, consigliando, se necessari di svolgere anche degli esami strumentali come:
- radiografia,
- risonanza magnetica.
TRATTAMENTI E CURE PER LA FASCITE PLANTARE
Nel 90-95% dei casi si guarisce grazie al trattamento conservativo che ha come obbiettivo:
- ridurre il dolore,
- recuperare la mobilità articolare,
- rinforzare la muscolatura.
Risulta molto raro il ricorrere alla chirurgia. E’ fondamentale il ruolo del fisioterapista il quale svolgerà un programma individuale e personalizzato con il quale andrà a:
- ridurre il dolore,
- recuperare l’estensibilità muscolo-tendineo-legamentosa,
- migliorare la propriocezione della caviglia e del piede,
- recuperare la mobilità articolare della caviglia,
- rinforzare la muscolatura,
- migliorare lo schema del passo e la deambulazione.
Insieme agli esercizi, è possibile associare terapie fisiche come:
- tecarterapia,
- laserterapia,
- ultrasuonoterapia,
- ionoforesi,
- onde d’urto focalizzate.
Trascurare i fastidi e rimandare l’inizio del trattamento può causare l’aggravamento del dolore, per intensità e durata, e la patologia potrà diventare una situazione cronica, rendendo più difficile il recupero.